Namaste Cup: un pomeriggio di giochi nelle case famiglia. Dal diario di Esther e Miryam


Io e la mia famiglia siamo qui in India da qualche giorno e oggi c’è stata la Namaste cup, cioè dei giochi con i bambini delle case famiglia. La competizione l’hanno organizzata i volontari Benedetta, Matilde, Cecilia e Matteo e anche io ed Ester li abbiamo aiutati a fare le medaglie di cartone.

I giochi erano tutti entusiasmanti e divertenti e consistevano in quattro manches dove si scontravano due squadre per ogni gioco. In tutto le squadre erano otto.

Io era nella squadra dei bianchi dove c’erano dei ragazzi più grandi e più piccoli di me. Il problema era quando cercavano di dirmi qualcosa e io non capivo molto. A quel punto rimanevo zitta e cercavo di capire. Con un po’ di sforzo e grazie anche al loro aiuto alla fine riuscivamo a intenderci. Per fortuna, ci mancava solo che iniziassero a parlarmi in malayalam!

Nel primo gioco dovevamo lanciare una pallina intinta nel colore su un cartellone con dei cerchi. Chi si avvicinava di più al centro vinceva.

Appena iniziato c’era un po’ di tensione per tutti e la squadra avversaria, quella rosa, si era subito rianimata perché aveva iniziato vincendo! Che preoccupazione, appena arrivata qua, accolta da tutti e portavo sfortuna perdendo. Devo ringraziare i miei compagni di squadra per averci fatto recuperare.

All’inizio del secondo gioco non avevo ancora capito bene le regole, ma credo di non essere stata l’unica a non capire… Alla fine dovevamo rubare la bandiera dell’altra squadra e correre nel nostro campo senza farci prendere dagli avversari.

Alla fine abbiamo pareggiato. Ma non pensavo di vincere dato che ogni volta che ci avvicinavamo o mi avvicinavo alla bandiera venivamo toccati.

La terza sfida era una staffetta d acqua; bisognava correre con un bicchiere e mettere l’acqua in un secchio. È stato molto divertente e bello perché è iniziata con una scena comica che ha fatto ridere tutti. Nella prima corsa una bimbetta di nome Aswathy della squadra avversaria, pensando di ostacolarci, ha lanciato con molta agilità l’acqua che aveva nel bicchiere al nostro corridore, tutti hanno riso, è stato troppo divertente. Secondo me però lanciare l’acqua era una ottima idea (personalmente però avrei scelto un altro momento). Nell’ultima sfida c’erano dei quiz in inglese, è stato bello perché abbiamo vinto ma io non ho capito niente, perché erano quasi tutte domande sull’India… e per di più in inglese!

Ma alla fine siamo riusciti a guadagnarci il secondo posto! Forza squadra bianca!!!

Questi giochi sono stati divertenti e bellissimi, perché anche se non parliamo la stessa lingua ci siamo comunque capiti e i bambini sono riusciti ad accogliermi gentilmente anche se ancora non mi conoscevano bene. Sono sicura, che molte persone non avrebbero fatto così. Alla fine di tutto abbiamo mangiato tutti il gelato. È stata una giornata molto divertente!

Miryam, 10 anni

Esther, 7 anni


il video:

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