Kitchen Garden, un progetto di coltura biologica


Dal 2020 il progetto è realizzato grazie ai fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese

Oltre al sostegno a distanza di bambini in difficoltà, Namaste ha sempre avuto a cuore il miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie. Le condizioni che impediscono ai bambini di crescere in modo armonioso sono numerose, ma i fattori che maggiormente influenzano e determinano questi problemi sono la mancanza di cibo e la sua scarsa qualità.

Anche se la maggior parte delle famiglie che sosteniamo vive in campagna e dispone di un piccolo terreno, quasi nessuna di loro possiede un orto. Se è vero che le difficili condizioni climatiche durante il monsone rovinano la terra e complicano il lavoro agricolo, adesso sono disponibili altri metodi di coltivazione che consentono alle famiglie di gestire con successo un piccolo orto domestico.

Namaste sta sperimentando queste nuove tecniche con ottimi risultati già da due anni nella casa famiglia dei maschi, la Boys Home, come si può osservare nella foto di copertina.

Questo progetto di orto biologico domestico offre sia un notevole risparmio economico alle famiglie che la possibilità di nutrirsi in sicurezza con cibi sani e di alta qualità. Le verdure che si acquistano, infatti, hanno prezzi alti e soprattutto sono contaminate da pesticidi estremamente dannosi per la salute.

L’agricoltura in Kerala

Al grido di “terra ai coltivatori della terra”, il primo Governo comunista del Kerala, negli anni cinquanta, ha dovuto cozzare contro la riforma dell’agricoltura in Parlamento. Ma quasi 70 anni dopo, il settore dell’agricoltura si trova in uno stato di stagnazione. Il lento ma consistente collasso dell’agricoltura in Kerala è allarmante, lo Stato produce solo il 12% del fabbisogno totale di riso e il 10% di verdura e frutta.

L’aumento dei costi di produzione insieme ai bassi profitti ha portato al disinteresse verso questo settore. Per esempio, nel caso del riso, altri Stati come il Punjab e l’Andhra Pradesh sono riusciti a mantenere questo rapporto costi-benefici comunque vantaggioso per il produttore, mentre in Kerala scelte politiche sbagliate hanno indirizzato molti contadini verso le piantagioni degli alberi della gomma, che hanno fruttato velocemente solo nei primi vent’anni portando con sé disastrose conseguenze sul terreno che è stato reso arido e poco coltivabile.

Gradualmente il Kerala è diventato dipendente dagli Stati vicini,  Tamilnadu, Karnataka, Andhra Pradesh, per il fabbisogno alimentare. Il riso proviene dall’Andhra Pradesh e l’80% di frutta e verdura viene dal Tamilnadu e dal Karnataka, ma il Ministero della Sanità del Kerala afferma che l’80% delle verdure provenienti da questi due Stati è altamente inquinato, da 3 a 5 volte oltre il limite stabilito.

Negli ultimi vent’anni, infatti, i casi di tumore e in particolare di tumore ai reni è rapidamente aumentato. Questo allarme generale ha portato a una maggiore consapevolezza riguardo al cibo di cui nutrirsi sia da parte del Governo che della gente e circa 5 anni fa è nato un movimento per una coltivazione sicura e responsabile, che ha pian piano prodotto una piccola rivoluzione su ciò che si mangia in Kerala. Un movimento a favore dell’agricoltura biologica che è sostenuto dal Governo, dai media, dalle organizzazioni politiche, dalle ONG e molti altri gruppi.

Al momento Namaste assiste circa 1.500 famiglie sia in Kerala che in Tamil Nadu e l’obiettivo è di aiutarle a produrre in modo autosufficiente verdure 100% biologiche.

Il progetto

I principali obiettivi :

  • Rendere sostenibile e remunerativa la coltivazione.
  • Migliorare e aumentare la produttività del terreno e la sua fertilità in modo naturale.
  • Garantire il valore nutrizionale del cibo e la sua sicurezza grazie al biologico.
  • Evitare l’uso di sostanze chimiche e pesticidi per salvaguardare il terreno, l’acqua, l’aria.
  • Promuovere la biodiversità alla base di un’agricoltura ecosostenibile.
  • Responsabilizzare e rendere consapevoli i bambini sull’importanza del cibo sicuro e di una coltivazione che rispetti l’ambiente.
  • Promuovere la salute pubblica.

I destinatari del progetto

Donne e bambini di famiglie che vivono in condizioni di povertà che dimostrino entusiasmo e interesse a coltivare e che abbiano almeno un cent di terra (circa 41 m2), un cortile o un terrazzo.

Con i sistemi tradizionali, una casa costruita su 3 cent di terra (circa 123 m2) può produrre un massimo di circa 200 kg di ortaggi all’anno, ma secondo l’associazione dei medici indiani una famiglia di 4 persone dovrebbe consumarne da 300 a 350 kg. La maggior parte delle famiglie che sosteniamo ha meno di 3 cent di terra o altro spazio utilizzabile, quindi per assicurare la produzione necessaria Namaste propone di utilizzare delle strutture di metallo che sviluppino lo spazio coltivabile anche in verticale e che consentano la coltivazione in almeno 40 sacchi (ovvero 40 piante diverse).

La realizzazione

Namaste si propone di fornire alle famiglie beneficiarie supporto tecnico attraverso il Krishibhavan, ossia l’ufficio tecnico del Dipartimento dell’agricoltura del Kerala, presente in ogni Comune. Un coordinatore esperto di Namaste supervisionerà periodicamente e regolarmente il progetto, dando consigli utili alle famiglie coinvolte. Namaste fornirà tutto il materiale necessario alla coltivazione, concime, fertilizzanti biologici, attrezzatura, semi e piante di spinaci, melanzane, peperoncino, zucca, fagiolini, ecc.

Namaste è felice di unirsi al progetto nazionale sulla sicurezza del cibo per assicurare abitudini alimentari sane e responsabili e consentire ai beneficiari un consumo sostenibile.

Progetto realizzato con i fondi
Otto per Mille della Chiesa Valdese


RAPPORTO 2022 PER CHIESA VALDESE (PDF): RAPPORTO NARRATIVO Kitchen Garden