Il sistema scolastico indiano


Il sistema scolastico indiano è piuttosto complesso.

La scuola materna, o asilo che dir si voglia, si può iniziare a tre anni e mezzo. Gli asili sono principalmente di due tipi: gli Anganwadi, asili comunali dove non viene insegnato molto ma almeno viene fornito cibo (riso e piselli), e gli asili English Medium dove si insegna a leggere, scrivere e si affrontano anche tutte le materie delle scuole elementari.

La distinzione English Medium (EM) e Malayalam Medium (MM) rimane anche per tutta la scuola dell’obbligo; nelle classi EM il programma è più approfondito e i libri di testo sono in lingua inglese. La scuola è obbligatoria fino a 16 anni ossia alla Decima (X) classe, e si divide in tre “periodi”:
– dalla I alla IV; le nostre scuole elementari (iniziano a sei anni compiuti);
– dalla V alla VII, le nostre scuole medie;
– dalla VIII alla X, un “liceo inferiore” con materie comuni a tutti.

Nella tabella sono riportate le materie che vengono affrontate nelle diverse fasce scolastiche.

PERIODO

MATERIE

Elementari

(I-IV standard)

 

Inglese
Malayalam
Matematica
Scienze (libro unico di biologia, chimica e fisica)
Informatica (ma senza esame)

Medie

(V-VII standard)

 

Inglese
Malayalam
Matematica
Scienze (sempre libro unico)
Informatica (sempre senza esame)
Studi Sociali (storia, geografia, economia, educazione civica)
Hindi

Liceo inferiore

(VIII-X standard)

 

Inglese
Malayalam
Matematica
Scienze (libri ora separati)
Informatica (con esami)
Studi Sociali
Hindi

L’esame finale di Decima è uguale in tutto il Kerala, come la nostra maturità. Si può essere promossi, bocciati o rimandati, se in più di due materie bisogna attendere un anno intero prima di ripetere l’esame.

Chi è promosso, ha teoricamente diritto di iscriversi alle scuole superiori, ma ogni scuola ha un numero fisso di classi e di studenti che può accettare, per cui viene fatta una graduatoria scuola per scuola e vengono ammessi solo gli studenti con i voti migliori. Questo comporta che, chi ha voti un po’ più bassi deve o iscriversi a una scuola privata (costosa) o a una scuola che non è ambita da nessuno.

Le scuole superiori durano solo due anni e vengono normalmente chiamate Plus One e Plus Two. Anche se non si è superato l’esame finale del primo anno si può continuare con il secondo e cercare nel frattempo di recuperare le materie insufficienti sostenendo degli esami. Alla fine dei due anni, per avere il diploma, bisogna aver superato tutte le materie. Anche qui,se si è rimandati in più di due materie, si deve attendere un anno prima di poter ridare gli esami.

L’ingresso all’università prevede una particolare procedura di ammissione poi gli esami funzionano come da noi. Per l’ingresso è previsto un test di ammissione (per il quale vi sono costosi corsi preparatori), i cui risultati vengono integrati con i voti della maturità: la graduatoria finale, predisposta dal Ministero dell’Istruzione, apre diversi scenari. I primi in graduatoria entrano nel college governativo, dai costi molto contenuti, mentre gli ultimi (spesso proprio quelli che non potevano permettersi i corsi preparatori) devono andare al college privato dai costi elevatissimi.
Inoltre, per chi si è posizionato a livello intermedio le università private riservano alcuni “posti per merito” con tasse ridotte.

Oltre all’università vi sono gli Istituti Professionali (ITI) con svariati corsi a indirizzo lavorativo per: meccanico, elettricista, perito chimico, telecomunicazioni, aeronautica, scienza dell’informazione, design, perito informatico, ecc. A cavallo tra Università e Istituti Professionali, c’è il Politecnico. Tre percorsi le cui differenze si possono capire pensando all’Ingegneria: per iscriversi alla facoltà universitaria occorre aver superato il Plus Two con buoni voti (il corso dura 5 anni); per il Politecnico basta un voto di Plus Two nella media (la durata è di 3 anni); per l’ITI non serve il Plus Two ma basta la Decima (la durata è di 2 anni).