Un po’ di storia


NAMASTE onore a te è nata nel 1996 ed opera per per garantire ai bambini e ai ragazzi in condizione di povertà il diritto allo studio e alla salute. Per raggiungere questi fini privilegia come canale di intervento il sostegno a distanza.
Namaste onore a te realizza e segue anche progetti di sviluppo, rivolti particolarmente alle donne, per aiutare le comunità che vivono in condizioni di disagio sociale ed economico.

UN PO’ DI STORIA: COME SIAMO NATI

Valeria Palmieri

La fondatrice, Valeria Palmieri, desiderava trovare un modo sicuro e partecipato di fare del bene a qualche bambino tra i più poveri del mondo.
Cominciò quindi con l’aiutare finanziariamente un orfanotrofio, in India, dove aveva adottato a distanza un bambino, che andava regolarmente a trovare. Sperando, ovviamente, che il suo aiuto e quello degli amici che aveva coinvolto servisse a migliorare le condizioni di vita di quei bambini. Ma si rese presto conto che non era così e che, nonostante il cospicuo introito finanziario elargito, i bambini continuavano a mangiare poco e male, a essere malvestiti e scalzi, a dormire per terra, a soffrire enormemente per la mancanza di affetto.

Valeria Palmieri e parte dello staff in India

A quel punto lo scopo dell’associazione cambiò (ed anche il nome) e divenne quello di dare ai bambini di quell’ orfanotrofio indiano (pur non essendo tecnicamente orfani) la possibilità di tornare in famiglia, quando possibile, o almeno di vivere in una famiglia affidataria, tramite il “sostegno a distanza” offerto da qualche generoso benefattore.

Lo staff italiano (2016)

Lo staff italiano (2016)

Perché un bambino non ha solo bisogno di cibo e di un tetto sulla testa per vivere e crescere nel miglior modo possibile: ci vuole una famiglia, la cura giornaliera, l’attenzione materna, l’educazione alla serena vita familiare, senza violenze e soprusi. Deve poter studiare ed essere seguito, avere un’alimentazione equilibrata e sufficiente, sapere di aver qualcuno su cui contare nei momenti difficili.

Sono nati così i due tipi di sostegno, o adozione a distanza, che proponiamo ai nostri potenziali benefattori:

  1. bambini che stanno nella propria famiglia naturale, aiutata a mantenerli ed educarli mediante un aiuto finanziario, educativo, psicologico e interventi sulle condizioni abitative della famiglia (ristrutturazione o costruzione di case, pozzi, bagni, tetti, pavimenti, allacciamenti alla rete elettrica, acquisto di mobilio, ecc.) o per la salute e il lavoro dei genitori (operazioni chirurgiche, acquisto medicinali, micro credito, ecc.);
  2. bambini accolti in casa-famiglia, in quanto mancanti di una famiglia in grado di mantenerli ed educarli, per vari motivi.

Sara Pambianchi (segreteria), Gabriele Burnazzi (vice-presidente), Claudine Tissier (presidente)

Col tempo, la frequente presenza in loco del presidente ed altri membri dell’Associazione ha permesso di rilevare altri bisogni e problemi meritevoli di aiuto e i progetti si sono ampliati e diversificati, per aderire meglio alle situazioni reali.

Abbiamo indirizzato le nostre attività solo in un’area geograficamente molto limitata: la punta più meridionale dell’India, e cioè il Kerala e il Tamil Nadu del sud, colpito nel 2004 dallo Tsunami (proprio in seguito a questo tragico evento). In seguito abbiamo realizzato diversi progetti di sostegno a distanza e di sviluppo in Nepal e Moldavia.