Dopo lo tsunami a Vettumadai


namaste_vettumadai1Dopo il terribile disastro del 26 dicembre 2004 anche Namaste ha deciso di impegnarsi nel soccorso alle popolazioni colpite nel Tamil Nadu, peraltro confinante con il Kerala. Nel farlo, abbiamo deciso di differenziarci da altre istituzioni governative e private che soccorrono le popolazioni con modalità che non ci sentiamo di condividere (nepotismo, clientelismo, arbitrarietà, incompetenza), metodi che fomentano litigiosità e, limitati all’assistenzialismo fine a se stesso, non pongono le basi per uno sviluppo economico e sociale successivo.
Abbiamo così individuato per la nostra azione il villaggio di VETTUMADAI.
È un villaggio composto di 41 famiglie (225 persone in tutto) impegnate, prima del disastro, nella produzione prevalente di corde in fibra di cocco. Gli abitanti sono tutti hindu, di casta molto bassa ed hanno perso ogni bene di proprietà: la casa e tutto ciò che conteneva, il poco bestiame, le macchine (antidiluviane) con cui facevano le corde, e spesso, il lavoro.

Il nostro intervento
Le prime azioni di intervento, passata l’emergenza, sono state:

  1. donare una capra ad ogni famiglia;
  2. dare a tutti i bambini i materiali scolastici e organizzare un asilo ed un centro studi per i più grandi;
  3. ricostruire la fabbrica di materiale per fare le corde, distrutta, ridando il lavoro a molte persone;
  4. creare una piccola fabbrica parallela di produzione di corde con macchine più moderne, dopo aver dato alla gente una adeguata preparazione al loro uso;
  5. compiere un’azione di “martellamento” sul governo e le grandi ONG perché ricostruissero le case alla gente: il risultato è stato che Vettumadai ha avuto le case per 28 famiglie prima di tutti i villaggi del distretto. Per le famiglie rimaste fuori dagli aiuti governativi (privi di documenti di proprietà della terra), abbiamo provveduto noi a costruire delle casette;
  6. preso in affitto un edificio adeguato, vi abbiamo trasferito l’asilo e il centro studi ed abbiamo incominciato un centro di cucito per le donne. In questo modo hanno avuto un lavoro 3 ragazze locali come maestre e altre 5 come sarte;
  7. agli anziani, alle vedove, ai malati abbiamo garantito un supporto mensile per cibo e medicine. Tutto questo, e altro ancora, è stato possibile grazie ad alcune offerte molto generose “una tantum”, ma quello che ci rende più orgogliosi è il fatto che tutti i bambini e gli anziani del villaggio sono stati adottati a distanza da famiglie o enti italiani e quindi questi aiuti dureranno nel tempo.

namaste_vettumadai2Vettumadai, uscita completamente distrutta, materialmente e moralmente, dallo Tsunami, è ora una comunità serena e laboriosa con un tenore di vita decisamente superiore a quello che aveva prima della disgrazia. Tutti i bambini vanno a scuola e, grazie alle lezioni supplementari del nostro centro-studi, hanno migliorato notevolmente i loro risultati.
Alcune famiglie, grazie al nostro supporto, hanno potuto intraprendere alcune attività produttive o commerciali in proprio.

namaste_ottumai4Il nostro intervento, con gli anni, si è inoltre esteso ad una vicina comunità di dalit, i Paravan. Dopo lo Tsunami le loro abitazioni sono andate distrutte e la maggior parte degli abitanti di questo piccolo villaggio vivevano in capanne di fortuna. Il governo indiano si era premurato di donare loro del terreno e poi li ha abbandonati. Grazie alla generosità di molti benefattori che hanno creduto nel nostro modo di operare abbiamo costruito una casetta per quasi tutte le famiglie del villaggio, dotate di elettricità, collegamento alla rete idrica e servizi igienici.