Questa è stata la mia ultima visita ad una famiglia, il giorno prima di rientrare in Italia.
Quelli nello specchio (dell’articolo precedente) sono mamma Remya e uno dei 3 figli, la piccola S. R.
In questa foto li potrete vedere meglio e così vi potrò raccontare la loro storia, attraverso le parole di Claudine Tisser:
Remya, la mamma, ha una forma di tubercolosi che attacca il cervello, meningite tubercolare, una cosa orrenda, la chiamano la pesta bianca.
Ha 28 anni, per mancanza di soldi non riesce a curarsi bene, ha già passato un mese all’ospedale in cura intensiva.
Soffre sempre di forte mal di testa.
Il padre, Sajikumar, ha 40 anni, lavora come coolie (operaio pagato alla giornata, in realtà sarebbe portatore sui cantieri) lavora solo quando il lavoro c’è.
Remya e Sajikumar hanno 3 figli:
2 maschi 11 e 6 anni e la piccola che vedete nella foto, 2 anni e mezzo.
Durante questo incontro, che Namaste fa per valutare la possibilità di dare aiuto a nuove famiglie povere, ho visto anche un uomo, ammalato, che sta perennemente sdraiato su una panca-letto, in una parte diroccata della casa. È il fratello del padre, ha 43 anni, soffre di malattia mentale da circa dieci anni.
Prima della malattia di Remya la famiglia viveva in una casa in affitto (non hanno, né terra, né casa di proprietà), sono stati sfrattati perché non potevano più pagare e si sono rifugiati in questa casa distrutta dalla pioggia (a causa delle piogge monsoniche, per metà è crollata) che appartiene al governo (precisamente alla società dell’acqua del governo). Il governo tollera la loro presenza ma ovviamente non possono fare lavori.
Durante la nostra visita abbiamo incontrato la nonna, ma non vive qui (ha problemi mentali anche lei).
L’urgenza per questa famiglia è quella di pagare l’affitto di una casa decente.
Hanno bisogno di un anno di caparra, circa 250 € e un affitto mensile di 25 €.
Per chi fosse intenzionato ad aiutare questa famiglia può contattare direttamente l’Associazione italiana di Bologna, vi lascio il loro sito: https://www.namaste-adozioni.org/
Francesco Comello
6 marzo 2020