Abbiamo inaugurato con una festa la nuova biblioteca destinata ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze, delle nostre case famiglia.
Perché una biblioteca?
Pensiamo alla biblioteca non come un edificio formale che mette a disposizione volumi freddi o come una collezione privata di testi, ma come un luogo da vivere, da sentire proprio.
L’amore per i libri deve essere alimentato come parte dell’educazione, quindi è fondamentale che ci sia un luogo accessibile da cui partire per accendere la fiammella dell’interesse. Mettere a disposizioni storie permette di viaggiare e fantasticare tramite l’atto della lettura. I libri non sono solo dei contenitori di conoscenza e concetti, ma sono soprattutto dei mezzi per aprire la mente. Servono a pensare. Sviluppano il pensiero critico e rafforzano la capacità di mettere in discussione delle certezze, scoprendo che molte volte c’è un altro modo di pensare possibile. I libri permettono di accendere conversazioni, confronti e riflessioni. Fanno scoprire le sfumature. La narrativa ci permette di volare e di farci coinvolgere in avventure che mai avremmo potuto sentire vicine, se non attraverso la lettura. Ci permettono di esplorare emozioni, di diventare consapevoli di sentimenti che conoscevamo solo di concetto, iniziando così a riconoscerli nelle nostre vite, andando più a fondo.
L’educazione attraverso la lettura come strumento per diventare consapevoli di noi stessi e di quello che ci circonda, per poterci comprendere meglio e per poter comprendere al meglio anche il contesto, in modo da muoverci in esso scegliendo per davvero.
Francesco Ragazzini
(volontario Namaste)
L’avvio della biblioteca delle case famiglia è stato possibile grazie alle generose donazioni di coloro che hanno aderito alla raccolta fondi in memoria della piccola Letizia, voluta da mamma Tiziana e papà Fabrizio.
Ringraziamo, inoltre, l’associazione Farmacisti in Aiuto per aver appoggiato e sostenuto il nostro progetto, condividendone gli obiettivi.