Condivido con molto piacere qualche informazione sul mio lavoro, che sta continuando con le dovute attenzioni nonostante la pandemia, e che quindi rappresenta per me una nuova e difficile esperienza.
Attualmente tutti noi field workers (operatori sociali) di Namaste dobbiamo evitare le visite a domicilio e quindi raccolgo le informazioni e gli aggiornamenti natalizi sui nostri bambini sostenuti a distanza tramite telefonate, messaggi e whats app. Alcuni bambini però non hanno un cellulare recente e la rete internet, quindi diventa molto più difficile avere notizie.
Mantenere un buon rapporto e conservare un legame tra i bambini e i loro sostenitori è un aspetto molto importante del nostro lavoro, quindi abbiamo cercato di risolvere questi problemi in diversi modi. Abbiamo spesso chiesto aiuto ai vicini di casa e abbiamo utilizzato i loro smartphone.
Alcuni membri delle famiglie però non erano comunque in grado di utilizzare gli smartphone, quindi ho parlato con i vicini e ho chiesto loro aiuto, anche se non ci conoscevano.
Spesso però la scarsa velocità della rete internet mi mette molto in difficoltà nel ricevere un aggiornamento online.
Alcuni bambini e le loro famiglie aspettano comunque una mia visita.
Mi dicono sempre “Noi amiamo le tue visite, ti aspettiamo sempre e ora non c’è più nessuno che ci viene a trovare”.
Mi mancano davvero queste famiglie in questo difficile periodo.
Cerco sempre, anche se per telefono, di asciugare le lacrime dai loro occhi. Spero di poterle incontrare presto dopo questo periodo di pandemia. Capisco molto bene le loro parole, e che sentono gli sponsor molto vicini al loro cuore anche se sono così lontani.
Le fonti di reddito di molte famiglie, in questo momento, sono pari a zero e le famiglie stanno facendo di tutto per resistere grazie all’amore e all’aiuto dei donatori italiani. Per questo gli occhi dei bambini ancora si illuminano e sono felici con Namaste.
Sto quindi cercando di svolgere al meglio il mio lavoro in questo periodo di pandemia.
Liji
9 novembre 2020