Tra le alte colline del Kerala, nell’estremo sud dell’India, dove fa sempre molto caldo, quasi nascosta dalle grandi palme della foresta, che diverrà un po’ più lontano una vera e propria giungla, c’è una piccola scuola, anzi un doposcuola. Un piccolo edificio con una sola aula che ospita circa 30 bambini e ragazzi dalla prima elementare alla seconda media seguiti da due bravissimi insegnanti.
Quella di Pankavu è un’area tribale, i bambini e le famiglie che ci vivono fanno parte di etnie rimaste a lungo isolate sia per motivi culturali che per motivi geografici, dovuti alle difficoltà di accesso, mancanza di strade e trasporti comuni, ecc. Questi bambini hanno quindi meno opportunità di quelli che vivono nei villaggi più frequentati e ancor meno di quelli che vivono nelle città. Vi sono poche scuole da queste parti e spesso sono lontane e difficili da raggiungere.
In Kerala l’istruzione è obbligatoria e tutti i bambini vanno a scuola e questo è già molto importante per un paese come l’India. L’istruzione pubblica è garantita ma è spesso scadente, gli alunni in classe sono sempre molto numerosi e si può arrivare perfino a 70 alunni in una sola classe. Si imparano molte cose solo a memoria e l’insegnante non si occupa personalmente di ciascun alunno, così chi rimane indietro o chi ha qualche difficoltà viene semplicemente abbandonato. Chi può permetterselo frequenterà delle scuole private, meglio ancora se le lezioni saranno in inglese. Chi non può permettersi di pagare tanto una buona scuola deve almeno poter andare in un doposcuola. Frequentare un doposcuola è quindi molto importante, è solo lì che si potrà davvero imparare quanto è stato studiato superficialmente a scuola. Nel doposcuola l’insegnante segue con attenzione i progressi di ogni singolo bambino o ragazzo, individua le difficoltà, cerca di rinforzare conoscenze e competenze.
I doposcuola però hanno un costo e non tutte le famiglie possono affrontarlo. Soprattutto in questa area dove le famiglie vivono di piccoli lavori artigianali o come agricoltori a giornata nelle campagne circostanti e hanno redditi sotto la soglia di povertà.
Per queste ragioni la Onlus Namaste ha deciso di istituire un proprio doposcuola gratuito rivolto a bambini e ragazzi di Pankavu che vivono un grave disagio economico. Il piccolo edificio è stato donato dal Comune e l’associazione finanzia le spese per sostenerlo, gli stipendi degli insegnanti e i materiali dei bambini e dei ragazzi: zaini, astucci, quaderni, ecc. Spesso manca la corrente elettrica ma se non piove i ragazzi portano i banchi fuori e studiano volentieri all’aperto. Poi ogni anno Namaste organizza anche una gita con finalità educative per tutti i bambini del doposcuola. Per molti di loro è l’unica occasione di scoprire qualcosa fuori del territorio in cui vivono.
Il doposcuola di Pankavu è uno dei tanti progetti Namaste per garantire davvero il diritto allo studio: offrire a questi bambini e a questi ragazzi gli strumenti per poter cambiare in meglio il loro futuro.