Diario di una volontaria Namaste: la biblioteca delle case famiglia


Leggere, avere accesso ai libri, imparare ad apprezzare e coltivare il piacere di leggere, è un privilegio!

È un privilegio per la nostra mente, per la nostra cultura, un privilegio per la nostra fantasia, un privilegio per la creatività.
Leggere apre la mente all’esplorazione di mondi lontani, spesso inaccessibili, e allo stesso tempo offre la possibilità di entrare in contatto con i propri stati d’animo e le proprie emozioni.
Per noi avere accesso ai libri è una cosa semplice, anche se dati recenti rilevano che da noi si legge poco, troppo poco.
Ma questo è argomento per altre riflessioni.

Per chi invece questo privilegio non lo ha, per i ragazzi e le ragazze che vivono in stato di grave povertà, la lettura diviene un imprescindibile strumento di crescita e di benessere per quanto insolita.
Per questo, nel marzo del 2019 si è inaugurata con una bellissima festa, la biblioteca destinata ai bambini e alle bambine ai ragazzi e alle ragazze che vivono nelle case famiglia di Namaste.

La biblioteca è uno spazio adiacente alle case famiglia dove vivono le ragazze e i ragazzi e, perfettamente in linea con lo spirito dell’ organizzazione, che è quello di garantire il diritto allo studio, diventerà un centro polifunzionale per laboratori di educazione alla pace alla solidarietà e all’amicizia offrendo la possibilità di crescere attraverso i libri e la lettura.

In questo spazio nel mese di luglio 2019, durante il mio soggiorno in India ho tenuto i primi laboratori.
Sono stati laboratori di scrittura poetica (Caviardage) rivolti ai ragazzi più grandi, utilizzando testi dapprima in inglese, poi anche in malayalam, la loro lingua.
Ci siamo ritrovati a tardo pomeriggio, quando i ragazzi e le ragazze erano rientrati da scuola. Erano certamente stanchi, ma son venuti, e non solo una volta, ma per tre volte son tornati al nostro appuntamento con la poesia.
Di volta in volta diventava più semplice entrare in intimità, i ragazzi sono molto sensibili quando si tratta di esprimere emozioni e sentimenti e se si sentono ascoltati, la strada è facile.
Lo spazio della biblioteca inoltre è bello, molto luminoso, ma allora era ancora sguarnito.
Mancavano arredi adeguati e confortevoli, tavoli e sedie decisamente da sostituire, gli scaffali insufficienti e soprattutto mancava la cosa più importante: i libri!
Così, quest’anno ho preso a cuore il progetto cercando di raccogliere fondi per sostenerlo, migliorarlo, facendo così la mia piccola arte per farlo decollare. Grazie dunque a diverse donazioni, pervenute da benefattori italiani siamo riusciti a raccogliere la cifra necessaria per l’acquisto dei libri.

Anche questo aspetto non è stato lasciato al caso, ma ha richiesto un po’ di tempo per fare dapprima un’inchiesta tra i ragazzi i bambini per capire e assecondare le loro preferenze, poi interpellando anche le insegnanti che hanno garantito una certa supervisione strategica.

Risultato: la biblioteca ora dispone di numerosi testi di narrativa fruibili da tutti, con tanto di catalogo volumi, registro prestiti e restituzioni.

Lia Gallo
Volontaria Namaste

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