Se l’anno scorso l’incontro con Namaste è stato circoscritto ad una classica settimana da adottanti curiosi di incontrare il proprio ragazzino nel suo mondo, guidati alla scoperta del complesso e variegato ‘universo’ Namaste, il 2014 l’abbiamo inteso come anno di stop nella nostra vita concedendoci sei mesi in India di cui la maggior parte ‘spesi’ come reali volontari nelle case famiglia di Vellanad o sul campo, accanto agli operatori per visitare ragazzini e nonnine, progetti in atto o in evoluzione.
Dalla fase di stupore precedente, lentamente, giorno dopo giorno, siamo entrati nell’ atmosfera più profonda della vita di Namastè, chiedendoci cosa potessimo realmente portare di noi, del nostro personale modo di vedere, quale progetto creare passando attraverso lunghe fasi di osservazione, trascorrendo molto tempo con i ragazzini o le ragazzine delle case, praticando yoga assieme o danzando, parlando, giocando, anche coccolando perché i ‘nostri’ bambini hanno su tutto bisogno di amore, quello magari tanto italiano e a volte soffocante del nostro essere estremamente materni nel porgerci ai piccoli.
Una dose indispensabile come fosse medicina naturale.
Così è nata l’idea di proporre a tutte le case famiglia un piccolo concorso di disegno, aperta a tutti e accettata da molti con l’ambizione di poter vincere i premi più graziosi, senza escludere nessuno durante la premiazione: un piccolo pensiero anche per i disegni tecnicamente meno complessi per non voler pregiudicare la fiducia in ognuno e dare troppo valore al senso di competizione.
La risposta è stata ottima in tutte le case, comprese le due di Kottoor, anzi con la maggior percentuale di partecipanti proprio in quel meraviglioso villaggetto sul confine con le zone più tribal del Kerala meridionale, del nostro distretto non lontano dalla capitale.
Il tema proposto coglieva ispirazione dall’imminente arrivo di Deepawali (o Diwali, dipende da in quale area del sub Continente venga celebrata la festività dedicata alla luce) e proprio la luce avrebbe dovuto essere al centro delle pitture: un piccolo ‘misunderstanding’ con l’insegnante di disegno del corso che viene tenuto la domenica pomeriggio (così amato dalle fasce più giovani dei nostri bambini) ha invece in parte condizionato la competizione lasciandoci ugualmente ammirare ottimi disegni.
Alcuni di loro però hanno tenuto stretto in sè il concetto riguardante Deepawali e la luce e su quello hanno concentrato pennelli, matite, pastelli.
Anche nostra figlia ha partecipato: nei mesi trascorsi qui in Vellanad, avendo solo quattro anni, ha cambiato tanto del suo stile di vita italiano, ma senza soffrire ha conquistato giorno dopo giorno la sua esperienza personale, aiutata da noi come da tutti, dipingendo la sua tigre con orgoglio e per questo ha ricevuto il suo speciale premio da parte di noi due genitori.
Non è stato facile determinare i quattro vincitori che avrebbero trascorso con noi una giornata allo zoo di Trivandrum, completamente ospiti in tutto, compresi gelati o dolciumi, regalando loro il senso, per una giornata, di essere un gruppetto di amici che condividono qualche ora spensierata.
Un maschietto piccolo, uno grande, una ragazzina piccola, una grande: quattro fasce d’età per far sì che non solo chi, soprattutto grazie alla maggiore età, avesse maggiori doti dettate dall’esperienza di anni di scuola, incoraggiando entrambi i sessi a partecipare escludendo alcuna supremazia di uno o dell’altro, un criterio poco selettivo ma per noi pedagogico.
La premiazione si è svolta nel giorno d’arrivo di Valeria Palmieri: così assieme a noi, i due presidenti che coordinano la nostra Associazione hanno consegnato i regali ai partecipanti.
Valeria in sinergia con Rama, presidente legale di Namaste – Wings To Fly, coordinamento keralita di tutte le attività permesse grazie a voi che contribuite economicamente ed emotivamente alla vita di Namaste; è stato così voluto perché Valeria, nonostante tutti gli impegni burocratici che la sua carica comporta, ha in sè ancora l’entusiasmo di stare insieme con il popolo di Namastè, un fuoco tuttora ben acceso.
Nella scelta abbiamo voluto anche dare la stessa percentuale ad entrambe le realtà Namaste, Kottoor e Vellanad, due ragazzini dell’uno, due dell’altro: siamo così pronti a ridere delle buffe facce delle scimmie, del pericoloso cobra reale (anaconda per i keraliti, ma non ha nulla a che fare con lo stritolatore amazzonico), del goffo pellicano reale, delle mille e mille volpi volanti appese sugli alberi sopra di noi: un giorno sereno per bambini che soprattutto chiedono silentemente a chi viene qui amicizia e spensieratezza, considerazione e interscambio, in piccole dosi, ma decise.
Per gli altri?
Dai pastelli per i dipinti più semplici, sino ad arrivare a kit di matite, pennarelli, colori speciali, kit professionali, nessuno escluso: già la vita con loro è stata dura; nella parentesi delle case famiglie la vita deve essere rosa, ma anche bianca, rossa, verde, gialla, rossa…
…come la bianca luce di Deepawali che illumina tutti quelli che in essa trovano il colore della vita.
Nicola e Valentina
ottobre 2014