Carissimi amici, benefattori, sostenitori e simpatizzanti,
siamo arrivati, passo dopo passo, al tredicesimo anno di vita di “Namastè” e il bilancio è estremamente positivo. Sul retro potete leggere quello economico, in sintesi, mentre quello più esteso con la relazione lo troverete sul nostro sito. www.namaste-adozioni.org. Sintetizzando:
In India abbiamo costruito una organizzazione molto articolata, con più di 150 dipendenti, 1000 bambini e 260 anziani sostenuti a distanza, 7 asili ( di cui 3 recentissimi!), 7 dopo-scuola, 6 centri-computer, 5 unità produttive, dispensario e laboratorio medico e tanti altri micro-progetti. Godiamo del rispetto delle autorità locali e i nostri dipendenti, pagati un po’ meglio degli altri, lavorano con passione e competenza nell’aiuto a chi, per età, malattie, disgrazie di vario tipo, ha bisogno di noi. Negli ultimi mesi abbiamo inaugurato un nuovo edificio che ospita due case-famiglia e terminato un capannoncino che ospiterà la nostra produzione di quaderni, mentre il “vecchio” edificio verrà destinato ad una nuova casa-famiglia.
Abbiamo inoltre potuto acquistare un terreno, proprio di fronte alla nostra sede, nel quale costruiremo una casa per i ragazzi ( visto che abbiamo già inaugurato quella per le ragazze….) più grandicelli e alcune strutture comuni, come la biblioteca, la sala giochi, il campetto sportivo, un magazzino per i viveri….
In questa crescita di Namastè hanno avuto un ruolo molto importante alcuni gruppi autoformatisi di sostenitori, a Bologna, Ferrara, Rimini, Arezzo,Torino e Roma, che con il loro contributo appassionato e costante di propaganda e raccolta fondi hanno notevolmente allargato il numero dei benefattori ( e quindi dei beneficiari) e dei progetti messi in atto. Sono il passa-parola di chi apprezza il nostro lavoro e i rapporti di chi è venuto a vederlo in India a fare da volano alla nostra crescita, nonostante la crisi e la totale assenza di spese in pubblicità.
Altra prova della crescente stima della gente nei nostri confronti è il notevole aumento della somma a noi destinata tramite il 5 x mille, che nel 2008 ha raggiunto quasi 33.000 euro, collocandoci tra le prime 1000 Onlus italiane !
Poiché le spedizioni degli aggiornamenti concentrate in due soli periodi dell’anno comportano una mole enorme di lavoro in quei due periodi ( con relative maggiori possibilità di errori ed omissioni), abbiamo deciso di scaglionarle nel corso dell’anno, a gruppi, per cui ogni adottante riceverà le notizie sempre due volte all’anno,ma non più, necessariamente,a giugno-luglio e dicembre-gennaio.
Recentemente mi sono recata due volte in Moldavia, il paese più povero d’Europa. Le condizioni di vita sono talmente difficili che quasi un milione di abitanti, su un totale di 4, ha dovuto emigrare. I prezzi dei beni di prima necessità sono europei, ma i salari sono da fame (100-150-200 euro al mese). Il rigidissimo clima invernale, inoltre, comporta la necessità di case adeguate (non si può certo vivere in capanne di foglie!) e di forti spese per il riscaldamento. E così le donne giovani e in salute, per nutrire e scaldare i propri figli, vengono da noi a fare le badanti, mentre i bambini, “orfani bianchi”, vivono senza l’affetto della mamma, e talvolta finiscono male. Mentre l’India, pur nella sua estrema povertà, è comunque un paese emergente, pieno di giovani e con tanto orgoglio, speranza, fiducia nel futuro, la Moldavia sembra un paese in sfascio, con le campagne abitate da vecchi e bambini e tutti i giovani migliori dispersi nel mondo, magari con tanto di laurea, a fare i lavori che nessuno di noi vuole fare. Qui abbiamo già proceduto all’acquisto di computers ed altro per una scuola, stiamo aiutando alcune famiglie per mandare i loro bambini all’asilo pagando la retta e abbiamo iniziato una mensa per poveri .
Un pasto sostanzioso per 40 anziani o disabili costa 50 €. Chiediamo il vostro aiuto per poter continuare !
Non mi resta che salutare tutti con tanta riconoscenza ed augurarvi tanta serenità e Buone Vacanze, nella consapevolezza di star facendo qualcosa di buono per qualcuno.
Valeria Palmieri
Vista la “crisi” non abbiamo voluto imporre aumenti delle quote, ferme al 2005, ma inflazione e perdita di valore dell’Euro fanno sì che sia molto difficile, ad oggi, continuare a “star dentro” con le spese alla quota di 400 € versata per i bimbi in casa-famiglia. Ci affidiamo al vostro buon cuore !