Il post di oggi è dedicato alla nostra splendida bambina, adottata a distanza tramite l’associazione Namaste onore a te
(dal blog di LIGHT HOUSELY)
Bentrovati cari Naviganti, quest’oggi torno a parlare di mia “figlia” e della meravigliosa Onlus che mi ha permesso di realizzare un sogno.
Non sapete quanto mi fa impressione questa parola, persino se virgolettata.
Sì, la nostra bellissima bambina, adottata a distanza, grazie all’associazione Onlus Namaste, che ieri ha compiuto 10 anni! A chi si fosse “messo in ascolto” solo ora, consiglio di fare un clic qua, e qua.
Nel corso di questo anno e mezzo, io e mio marito abbiamo avuto uno scambio epistolare abbastanza cadenzato con la nostra bimba, anche se, a dire il vero, io le vorrei scrivere tutti i santi giorni, se potessi.
Il mio maestro, Fabio, e sua moglie Claudine (da poco Presidente dell’associazione), sono appena rientrati dall’ennesimo viaggio in India, nel corso del quale sono andati a trovare anche la bambina, documentandoci la visita con foto, mail e questa volta persino con un piccolo video che mi ha spappolato il cuore e sbriciolato l’anima.
Pochi secondi nei quali si vede lei tutta sorridente, meravigliosa e dolcissima nel suo vestitino lavanda, che sventola in aria la sua piccola manina e scandisce in un inglese incerto le parole “Hi Mom and Daddy, how are you? Thank you very much. I love you mammy and daddy!”.
Ok, vi autorizzo a ridere di me, ma non mi vergogno minimamente a confessare che quando l’ho visto ho pianto come una fontana. No, non mi sono solo commossa, avete capito male… ho proprio pianto un fiume di lacrime.
Credo di poter affermare con una certa sicurezza che Fabio, quel giorno, mi ha fatto il regalo più bello io abbia mai ricevuto. Mi ha donato una cura. Ora, quando sono triste, depressa, magari insoddisfatta o affranta, lo guardo. Lo guardo e mi sento bene, mi sento la mammy più felice del mondo.
Tramite il viaggio precedente, ho fatto avere alla mia bambina un dono speciale. Un piccolissimo e antico scrigno d’argento lavorato; al suo interno una catenina con un cuoricino d’oro, e un ciondolo con la sua iniziale. E’ un oggetto a me molto caro, perché me lo regalò mia madre quando ero piccolissima. Il caso vuole che lei abbia la mia stessa iniziale e il pensiero che ora quel ciondolino sia lì, attorno al suo collo, mi riempie il cuore di gioia. Vederlo dondolare sul suo petto in quel breve video, mi ha emozionata immensamente.
Persino Fabio mi ha confessato che il momento della consegna (e della spiegazione alla bambina del significato) è stato molto toccante.
Non avete idea di quanto io sia innamorata di quella creatura. Se potessi la porterei qua e le darei tutto l’amore del mondo. A lei e a suo fratello.
Ma… visto che non posso farlo, mi accontento di donarle ogni cosa di cui ha bisogno, di scriverle, di far stare bene lei e tutta la sua famiglia. Ora, per esempio, ho chiesto all’associazione se è possibile donare un computer alla scuola e cosa potrebbe servire alla bimba o alla famiglia in generale. Grazie anche all’aiuto dei miei suoceri, che hanno a cuore la cosa quanto me, possiamo fare qualcosa di importante.
Pochi mesi fa abbiamo donato alla famiglia tre ventilatori da soffitto, utilissimi durante il caldo torrido e per allontanare pericolosi e fastidiosi insetti. L’anno scorso, per il Diwali, le abbiamo regalato un banco per studiare e fare i compiti, della cancelleria, un vestitino e delle scarpe. Qualche volta le ho fatto avere un braccialettino, dei quaderni, delle matite colorate, pennarelli, un astuccio per la scuola, una bambola…
Cose piccine per noi, dal valore relativamente basso, ma per la famiglia della mia bimba sono davvero importanti. Pensate che, come ho già scritto in un post precedente, la sua famiglia guadagna in totale l’equivalente di 50 Euro (circa) al mese e sono in sette.
Ogni donazione è documentatissima, con fotografie puntuali e mail.
Mi ha fatto tanto piacere sapere che i genitori della piccola la trattano molto bene. In India (parliamo dell’India più indigente) purtroppo non è spesso così e anzi, di solito il padre è la figura più evanescente. A volte non c’è, altre volte è violento, altre ancora è alcolizzato. La famiglia della mia bimba invece sembra molto unita e protettiva e pare che il padre sia una bella persona, così come la mamma e i nonni.
Ho persino avuto l’impressione che abbia preso un paio di chili. Ricordo che Fabio mi disse che era magrolina perché mangiava poco. Si è anche abituata alla nostra “presenza” e ha capito fino in fondo cosa sta succedendo e chi sono quei due strani figuri che le mandano così tanti doni da 7000 chilometri di distanza. Ora è molto meno timida di fronte a Fabio e Claudine, più sicura e più felice.
Fabio mi ha detto che la bambina ha creato un quadretto dove ha messo le nostre foto in bella mostra e sapere che laggiù, in un’India sperduta e ancora un po’ selvaggia, c’è una cornice con i nostri visi, mi rende estremamente felice. Del resto, anche casa nostra è tappezzata dalle immagini di quella deliziosa creaturina e della sua famiglia.
Suo fratello, di poco più grande di lei, nelle primissime fotografie era un po’ imbronciato, triste, forse geloso delle attenzioni che stava ricevendo da noi la sorellina, ma ora che ha capito di essere importante quanto lei, è contentissimo e quando ci arrivano le sue foto colme di sorrisoni, mi si riempie il cuore.
Per il compleanno di suo fratello, a dicembre, abbiamo esaudito uno dei suoi desideri. Un orologio e per quello della bambina, ieri, abbiamo fatto altrettanto. Le abbiamo preso una bella bicicletta rossa, il suo colore preferito.
Pochi giorni dopo il mio compleanno, che cade a inizio Gennaio, abbiamo ricevuto una lettera dalla piccola e al suo interno c’era un disegno fatto da lei con la scritta in italiano “Auguri”. Probabilmente si riferiva al Natale o all’anno nuovo, ma riceverla dopo il mio compleanno è stata una bellissima coincidenza. E’ come se, inconsapevolmente, mi avesse fatto un regalo inaspettato.
Sapete, non è così complicato fare del bene. Anzi. E’ sufficiente provare empatia. Nemmeno il portafoglio è così importante. Bastano pochi Euro l’anno, qualche regalino economico e un bambino può finalmente tornare a sorridere. Fare del bene è facilissimo e quel che se ne ricava in cambio è qualcosa che non ha prezzo.
Anche oggi Claudine mi ha mandato una mail con due fotografie allegate. La mia bimba e suo fratello con in braccio alcuni regalini che abbiamo comprato loro per Natale. Un vestitino, dei sandali… poche cose, ma dovreste vedere i sorrisi stampati sulle loro facce.
Dovreste vedere quegli occhi pieni di gioia. Sì, ve lo assicuro. Non ha prezzo e mai ne avrà.
Loro due mi stanno dando molto di più di quel che io sto dando a loro.
Se anche voi avete voglia di essere felici, di trovare quella famosa gioia che sembra perennemente evitarvi, allora seguite il mio consiglio: adottate un bambino a distanza con Namastè. Quel sorriso bianchissimo che si allargherà sul suo faccino grazie a voi, sarà la vostra gioia. Per sempre.
Grazie Namaste. Grazie.
(dal blog di LIGHT HOUSELY)
http://cento27001.blogspot.it/2017/02/adozioni-distanza.html