Raccolta fondi per il doposcuola ARIKIL (in ricordo di LUCA)


Namaste si pone l’obiettivo di garantire il diritto all’istruzione, in un’area dell’India particolarmente povera, affinché bambine, bambini, ragazze e ragazzi possano costruirsi migliori opportunità di vita. Tra i vari progetti c’è il doposcuola di Arikil, dedicato al ricordo del piccolo Luca, che frequentava la scuola Longhena di Bologna. Ed è in occasione della ricorrenza della sua scomparsa che, assieme e su proposta dei suoi genitori, è nata l’idea di una raccolta fondi per supportare questo progetto.
Fino al 30 maggio, giorno in cui Luca avrebbe compiuto 11 anni, chi lo desiderasse può fare una piccola donazione in questa pagina.

“In questo periodo così difficile abbiamo visto quanto gli effetti della pandemia abbiano impattato sui giovani e in particolare sui loro percorsi scolastici. Non è stato facile dove viviamo, non deve essere facile nemmeno molto lontano da Bologna. Il pensiero allora è corso al Doposcuola dedicato a Luca, ai bambini come lui…
Ecco allora che, come già nel 2018, quando Luca ci ha lasciato a causa della leucemia, abbiamo pensato di portare un piccolo aiuto a questa realtà preziosa e di proporlo a chi vorrà, anche con poco, unirsi a questo tentativo
, dicono Federica e Mattia, mamma e papà di Luca.

COME DONARE

  1. attraverso bonifico bancario sul conto intestato Namaste onore a te e IBAN: IT13D0847237070000001012296 con causale “in ricordo di Luca” oppure
  2. attraverso paypal e carte di credito

Segnaliamo che le donazioni sono detraibili al 35% o deducibili fino al 10% del reddito complessivo dichiarato.

Grazie di cuore per la tua generosità!


E per saperne di più…
Il doposcuola si trova in un villaggio economicamente molto arretrato e la gente è molto povera: 164 famiglie vivono in questa zona e la maggior parte di loro è occupata nell’artigianato del bambù. Le famiglie appartengono prevalentemente alle “scheduled castes“, le caste più basse nella gerarchia indiana. I genitori non sono in grado di pagare le tasse per le lezioni supplementari dei loro figli. Non vi sono altri centri di insegnamento nelle vicinanze. Due scuole pubbliche distano alcuni chilometri e i bambini affrontano lunghe camminate a piedi per frequentare le lezioni e il doposcuola dove operano due insegnanti con 32 alunni dalla classe Standard I a Standard VII (dalla prima elementare alla seconda media).

Dal diario di Matteo, volontario Namaste, in occasione dell’inaugurazione (luglio, 2018)
“La nostra visita era dovuta ad un’occasione molto speciale. Infatti, qualche settimana fa, il piccolo Luca, alunno della scuola Longhena e affetto da una grave malattia, è venuto a mancare. Un bambino come ne possiamo vedere a centinaia sui colli Bolognesi, sorridente, biondo e con le ginocchia sbucciate come le avevo io alla sua età. Abbiamo affisso una targa dedicata a Luca, ritratto in una foto con lo stesso sorriso che avevo io dopo una giornata passata a giocare a pallone con gli amici. Nelle poche parole che sono riuscito a dire, con le gambe paralizzate e la gola secca, questo è quello che ho provato a comunicargli: è grazie all’educazione che ho preso la saggia scelta di intraprendere questo viaggio. È solo con l’educazione che ogni giorno cerco di essere una persona un pochino migliore, per me e per le persone che amo. Solo attraverso l’educazione questi bambini possono diventare degli adulti, ed è giusto che abbiano la possibilità di diventare le persone migliori che possono.
Questo, oggi, è possibile anche grazie a Luca.
Matteo, luglio, 2018


Il ruolo del doposcuola
Malgrado lo Stato del Kerala abbia un buon sistema scolastico, le scuole pubbliche gratuite sono composte da classi il cui numero di bambini può arrivare in taluni casi anche fino a 60. Con questi numeri per gli insegnanti diventa complicato, se non impossibile, poter seguire adeguatamente gli alunni, caso per caso. I doposcuola sono centri di studio a supporto degli studenti, dove il ruolo degli insegnanti è chiarire i dubbi sorti in seguito alle lezioni in classe, aiutare nello svolgimento dei compiti e prepararli agli esami periodici, nonché quelli finali che determinano i voti per il passaggio all’anno scolastico successivo.
In questi centri il rapporto allievi-docente è contenuto, consentendo quindi quell’interazione indispensabile a comprendere le esigenze degli alunni e colmarne le lacune, e sono strumenti indispensabili per garantire il diritto all’istruzione e aiutare gli studenti nel raggiungimento dei risultati scolastici migliori per le loro possibilità, così da guidarli nella costruzione del loro futuro e favorire l’accesso agli studi superiori e universitari.


I doposcuola ai tempi della pandemia da Covid-19
Se in tempi di normalità il doposcuola ricopre un ruolo fondamentale per la garanzia del diritto allo studio dei bambini e dei ragazzi, con il diffondersi del Covid-19 si sono ritrovati a svolgere una funzione ancora più centrale, soprattutto per gli studenti più bisognosi che non hanno a disposizione strumenti tecnologici né sostegno da parte della rete familiare.
L’insegnamento a distanza, conseguenza dell’emergenza sanitaria, ha creato subito situazioni di disuguaglianza tra studenti, soprattutto per i più poveri: non avere i soldi necessari per pagare gli strumenti tecnologici e la connessione per la didattica a distanza ha determinato disparità nell’accesso all’istruzione, ma anche disuguaglianze culturali. In questo contesto estremamente complesso, il doposcuola e i suoi insegnanti sono stati alleati determinanti: laddove era possibile, gli insegnanti hanno cominciato a far visita a ciascun bambino; quando era permesso, le strutture sono state lasciate aperte, sempre nel rispetto del protocollo anti Covid-19, garantendo la continuazione delle lezioni e assicurando il proseguo degli studi in modo da arginare la dispersione scolastica. Inoltre sono stati messi a disposizione televisori e gli insegnanti hanno utilizzato il proprio smartphone per tenere i contatti con gli insegnanti della scuola governativa e inviare i compiti.
A distanza di oltre un anno, la diffusione del Covid-19 continua ed è solo notizia di questi giorni che l’India viva una grande emergenza sanitaria. Stante la situazione non è escluso che si procederà con le lezioni a distanza anche per l’anno accademico 2021-2022. Le scuole sono ancora chiuse, ma i doposcuola, con tutte le precauzioni del caso, sono stati lasciati aperti.
In questo quadro, il sostegno dei doposcuola agli alunni è ancora più significativo: i centri di studio hanno praticamente sostituito le lezioni ordinarie e restano un valido supporto per l’approfondimento e il chiarimento delle lezioni che vengono diffuse da remoto sul canale televisivo o su altre piattaforme digitali.


Ne parlano anche su:

CORRIERE BOLOGNA

RADIO BRUNO