“La voglia di fare del bene e farlo bene è rimasta…” (la testimonianza di Serena P.)


La mia storia con l’India è iniziata tanti anni fa, per caso, prima di conoscere Namaste.
Un viaggio avventuroso (per me!) in India nel 1989.
Conoscere una realtà così diversa dalla mia mi sconvolse e mi affascinò.
Ci ritornai un paio di anni dopo insieme al mio futuro marito e poi per il viaggio di nozze, poi con i miei genitori, poi…

Conobbi Namaste per caso intorno agli anni 2000 perché una collega abitava vicino a Valeria, che ha fondato l’associazione, e conoscendo il mio amore per l’India, propose a tutte noi colleghe un’adozione a distanza.
Da allora ho “adottato” e aiutato almeno cinque bambini.
Anche se avrei voluto fare di più per loro sono certa che in qualche modo ho fatto la differenza.

La prima visita a Namaste l’ho fatta proprio insieme ai miei genitori nel 2004, anche loro avevano adottato a distanza ma con un’altra associazione sempre nell’area di Trivandrum.
Fu un’esperienza per tutti. Anche perché il nostro arrivo in India coincise con un evento drammatico, lo tsunami che sconvolse tutto il sudest asiatico proprio il giorno dopo Natale.

In quell’anno iniziò anche la costruzione della nuova sede, quella che adesso tutti ammirano e che ospita i volontari e gli adottanti che vogliono andare a trovare i bambini e toccare con mano il lavoro svolto con passione e impegno da tutta la squadra.
Tornai per l’ultima volta nel 2007 e anche quello fu un viaggio da ricordare perché in quell’occasione conobbi una persona eccezionale, l’attuale vicepresidente Gabriele che iniziava così la sua avventura con Namaste (anche se allora non immaginava ancora cosa l’aspettava!).

Da quando per la prima volta tanti fa ho detto il mio primo Namaste congiungendo le mani davanti al cuore a un sorridente giardiniere all’interno del Forte Rosso a Delhi sono passati tanti anni e tante cose sono cambiate, ma la voglia di fare del bene e farlo bene è rimasta, anzi forse è cresciuta grazie all’impegno di tante persone, soci e volontari che si prodigano tutti i giorni per aiutare gli altri.

Serena P.

(8 marzo 2021)