LE CASE FAMIGLIA NAMASTE
Il progetto della casa famiglia è profondamente radicato sul territorio in cui opera e si propone di raggiungere due obiettivi sostanziali: la protezione dell’infanzia e il diritto allo studio, arginando la dispersione scolastica. Favorisce, in linea con l’agenda 2030 dell’ONU, l’uguaglianza di genere e l’inclusione sociale, eliminando ogni forma di discriminazione nel rispetto della diversità e garantendo a bambine e bambini e ragazze e ragazzi in condizione di estrema povertà diritti e servizi fondamentali, affinché un domani possano muoversi e interagire con sicurezza nel mondo. Punta all’accesso, per i beneficiari e le beneficiarie, a una formazione completa e innovativa rispetto al quadro scolastico indiano, attraverso strumenti educativi e attività extracurricolari che favoriscono lo sviluppo a tuttotondo della loro personalità.
La missione della casa famiglia è offrire inoltre sicurezza, fisica e affettiva, cibo di qualità, cura della salute in un ambiente sereno, gioioso dove essere rispettati, apprezzati e valorizzati.
Gli ospiti delle case famiglia di Vellanad provengono tutti da famiglie molto povere, che non riescono a occuparsi dei figli, oppure sono orfani. Quasi tutti hanno conosciuto delle situazioni familiari molto difficili, persino drammatiche: violenza, alcoolismo del padre, suicidio di un genitore, abbandono, omicidio di un parente, stupro, violenza sessuale, miseria, fame. Gli ospiti delle case famiglia di Kottoor hanno origini “tribal” (o adivasi, gli abitanti originari dell’India), le loro famiglie hanno un reddito al di sotto della soglia di povertà e vivono lontano all’interno della foresta, dove gli istituti scolastici sono assenti.
La nostra azione nel supportare in particolare le bambine e le ragazze – due terzi delle strutture presenti sono dedicate a loro – ha come obiettivo promuovere il ruolo delle donne in una società ancora prevalentemente maschilista, come quella indiana, e dove è ancora forte il problema della subalternità, e favorire l’uguaglianza di genere con lo scopo di garantire loro il futuro migliore al quale possano ambire al massimo delle loro potenzialità. Per sostenere ulteriormente l’inclusione sociale, tra gli ospiti abbiamo anche bambini e ragazzi “tribal” (o adivasi, gli abitanti originari dell’India), le cui famiglie vivono lontano all’interno della foresta e dove gli istituti scolastici sono assenti.
Le case famiglia sopperiscono alla scarsità e all’inadeguatezza degli istituti governativi, tant’è che Namaste lavora direttamente sia con la Childline India Foundation, linea telefonica a protezione dei diritti dei bambini che ha affidato alle nostre cure molti bambini in questi anni, sia con la Child Welfare Committee, organo di controllo introdotto dal “Juvenile Justice Act”. Quando i nostri operatori sociali si rendono conto che una famiglia, presa dalle difficoltà, non riesce ad assicurare ai figli il cibo e l’educazione, propongono l’accoglienza in casa famiglia. Ovviamente la decisione deve essere presa dai genitori, dal genitore o dalla persona che ha la responsabilità legale del bambino e si procede solo dopo la firma di una liberatoria e del via libera del Child Welfare Committee. Per le leggi del Kerala, le nostre case famiglia sono considerate come orfanotrofi.
QUALITÀ E IMPATTO SOCIALE DEL PROGETTO
Le case famiglia Namaste si configurano come un caso di eccellenza sul territorio perché, oltre a garantire beni e servizi di base di ottima qualità, hanno sempre avuto a cuore l’obiettivo di offrire una molteplicità di stimoli educativi e culturali per una formazione in grado di favorire il pieno sviluppo della personalità delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi attraverso l’arte, lo sport, la creatività e la creazione di momenti di grande socializzazione. Per le ragazze in particolare, in un paese dal forte accento patriarcale, le varie attività e proposte formative risultano essere, per esperienza, un valido contributo alla difesa delle pari opportunità.
Tra le varie attività che coinvolgono le nostre ragazze c’è un corso di danza classica indiana, il Bharatanatyam; l’apprendimento di questa forma di ballo classico assicura diversi vantaggi quali la disciplina, il controllo del corpo, l’esercizio sportivo, la maggiore stima di sé ed è inoltre un’attività espressiva completa che unisce musica, danza e mimo.
Un insegnante di disegno viene una volta alla settimana in tutte le case famiglia; tramite le arti grafiche si sviluppano molteplici abilità tra cui la concentrazione, la coordinazione, l’autostima, la perseveranza, la responsabilità, la collaborazione. Tra l’altro nella scuola pubblica indiana alle materie artistiche viene lasciato poco spazio e quindi i bambini hanno pochissime occasioni di manifestare la loro creatività.
Abbiamo un corso di yoga e due talentuose squadre di pallavolo. Riteniamo infatti che lo sport sia un’opportunità di riscatto sociale per le ragazze e i ragazzi più svantaggiati. Grazie all’attività fisica di squadra, ci si allena a collaborare, rispettare le regole, controllare le emozioni. Si imparano i valori dell’amicizia, della lealtà, dello spirito di squadra, il senso di appartenenza, le regole, la sana competizione, l’integrazione. Lo sport contribuisce positivamente al miglioramento del rendimento scolastico e dell’atteggiamento rispetto alla cura di sé, produce benefici sul carattere trasformando l’aggressività in competizione virtuosa, lo sforzo in resilienza emotiva.
Abbiamo anche attivato un corso di canto e un corso di violino che hanno l’obiettivo di sviluppare le competenze espressive, creative, affettive, relazionali di bambine e bambini che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le potenzialità comunicative.
Namaste, inoltre, coinvolge bambine e bambini, ragazze e ragazzi anche nella cura di un orto biologico per promuovere la biodiversità, per responsabilizzarli ma anche renderli più consapevoli sull’importanza del cibo sicuro e di una coltivazione eco-sostenibile.
Offriamo corsi di informatica nel centro computer che i bambini possono frequentare quando non sono impegnati con la scuola, utilizzando i computer per lo studio o per fare pratica. È disponibile una ricca biblioteca, dotata di computer e zona studio per i più grandi e zona morbida per i più piccoli.
Tutte gli ospiti partecipano anche a seminari con artisti e intellettuali indiani; incontri per l’orientamento scolastico; quiz di cultura generale. Per favorire la socializzazione organizziamo gite; uscite al cinema; feste tradizionali come Onam, Diwali, il giorno dell’Indipendenza, ecc.
Leggi la presentazione PDF delle attività nelle case famiglia: Le case famiglia Namaste – Ali per volare
Nelle case famiglia di Namaste i legami tra gli adulti e i bambini sono calorosi e le relazioni si sviluppano in un clima di fiducia. Le regole vengono rispettate da tutti con consapevolezza e partecipazione. Inoltre un comitato di bambini è regolarmente consultato e ascoltato dai responsabili delle case famiglia.
Il progetto di casa famiglia risale a più di 20 anni fa, è stato il primo progetto di Namaste ed è ancora oggi il cuore della nostra attività. Attualmente Namaste gestisce, tramite la ONG Namaste Wings to fly – Charitable Society braccio operativo in loco, 6 case famiglia: 4 per le femmine e 2 per i maschi. Di queste, 2 sono state costruite a una ventina di chilometri dalla sede di Namaste Wings to Fly, le CASE DI ANNA, e sono riservate ai bambini “tribal” (o adivasi), mentre le altre 4 (3 per le femmine: Girls Home, Shiny Home, Nisha Home e 1 per i maschi: Boys Home) sorgono sullo stesso terreno dove si trova la ONG indiana.
Leggi la sintesi del progetto casa famiglia: Case famiglia Namaste
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Le case di ANNA
