IL COSTO DELLA VITA IN KERALA E TAMIL NADU


Una scheda di approfondimento sul costo della vita in Kerala e Tamil Nadu che vi invitiamo a leggere con attenzione perché fa capire quanto sia difficile per le nostre famiglie – tutte in condizioni di forte disagio economico – affrontare le spese quotidiane. Dunque il sostegno che assicuriamo loro è davvero fondamentale.

Beni primari

Cominciamo dal riso, alimento base: quello più economico costa 34 rupie al Kg. ossia circa 50 centesimi di euro, ma ci sono qualità migliori molto più care. Il latte, altro alimento assai consumato, costa 40 rupie al litro, quasi 60 centesimi, acquistato direttamente da chi alleva o confezionato. Il costo di un chilo di pomodori è di 40 rupie; un pollo costa circa 250 rupie (poco meno di 4 €); un cocco costa 25 rupie (0,35 €). Un chilo di pesce costa 150 rupie, cioè poco più di 2 €, ma il prezzo varia sensibilmente secondo la disponibilità.

Le spese di trasporto incidono notevolmente sul budget di una famiglia se pensiamo che un litro di benzina costa 70 rupie, cioè 1 €, e che la maggior parte dei bambini deve recarsi a scuola con scuolabus o auto-risciò a causa delle grandi distanze tra i villaggi e le scuole. Il prezzo del biglietto dell’autobus per coprire distanze sui 30 km con i bus locali molto lenti costa 30 rupie (0,40 €), mentre con quelli più veloci per un viaggio di andata/ritorno si arriva a pagare oltre un euro.

Altre spese importanti

L’affitto mensile di una piccola casa è di 2.500 rupie (36 €), parliamo di case nei piccoli villaggi periferici, mentre in città il costo è molto più alto e parte da 5.000 rupie (71 €) in su al mese.            Se questi prezzi possono sembrare molto bassi, bisogna ricordare che parliamo di famiglie con redditi che non raggiungono i 30/40 euro mensili perlopiù costrette a vivere in abitazioni di fortuna. Il costo dell’energia elettrica per una casa piccola e un nucleo di 4 persone è di 250 rupie (poco meno di 4 €/mese). Il costo di un motorino è di 60.000 rupie = 857 €.

Eccovi anche un’idea degli stipendi

Il Comune (Panchayat) tenta di aiutare le donne offrendo loro 100 giorni all’anno per lavori utili alla comunità (pulizia strade, lavori edili, ecc.) pagati circa 2.300 rupie al mese, poco meno di 33 euro.

Il salario di un semplice manovale è di 750 rupie, meno di 11 € al giorno, e solo quando c’è richiesta di lavoro; un muratore ha una paga di 900 rupie, quasi 13 € al giorno; un carpentiere prende 1000 mille rupie, poco più di 14 € al giorno. Gli intagliatori di alberi della gomma guadagnano una rupia (un centesimo e mezzo di € circa) per ogni albero che incidono, mentre chi raccoglie il lattice guadagna la metà; entrambi questi lavori si possono fare solo per sei mesi all’anno e, in media, consentono un guadagno di 500 rupie al giorno (poco più di 7 €) per chi intaglia e la metà per chi raccoglie.

Il salario di una domestica nei villaggi è di 5mila rupie, 71 €/mese, nelle città arriva anche a 10mila rupie (142 €). Lo stipendio di una commessa nei villaggi è di 3/4mila rupie (43/57 € mensili), ma in città può andare da 10mila a un massimo di 15mila rupie (214 €/mese).

Lo stipendio di un’insegnante nella scuola statale primaria è di almeno 25mila rupie = 357 €, nella scuola primaria privata, se di un villaggio, la paga mensile è di 5mila rupie =71 €, mentre in città è pari a quello delle scuole statali. La pensione di vecchiaia è di 1000 rupie al mese, cioè 14 €.

Lo stipendio iniziale di un medico è sulle 75mila rupie (1.071 €) e aumenta in base ad anzianità e professionalità.

Concludendo, una famiglia di 4 persone sopravvive con 5/6mila rupie al mese, ma per vivere con un minimo di dignità (cibo nutriente, cioè latte, frutta, pesce, e casa decente) necessita di almeno 10mila rupie mensili (sempre che non ci siano spese straordinarie come medicine, debiti, ecc).

Vi segnaliamo che il costo della vita in India è notevolmente aumentato negli ultimi anni e aiutare le famiglie è diventato perciò più oneroso. Per tale motivo INVITIAMO chi può e chi non l’abbia già fatto ad adeguare le vecchie quote di sostegno a distanza a quelle già in uso per le nuove adozioni. Vale a dire: 20 euro mensili per un sostegno in famiglia d’origine (240 euro l’anno) e 40 euro mensili per un sostegno in casa famiglia (480 euro l’anno). Questo ci permetterà di offrire anche un aiuto più significativo.