Nepal, secondo aggiornamento maggio 2015


Carissimi amici di Namaste,
siccome la situazione in Nepal è in continua evoluzione, avevamo pensato di scrivere una mail settimanale con un sunto degli aggiornamenti che ci arrivano, anche per ovviare alla carenza di informazione dei media, che dopo il ritrovamento degli ultimi italiani dispersi si sono un po’ “dimenticati” della faccenda…
Le notizie ci giungono a spizzichi e bocconi, quando c’’è corrente elettrica e connessione internet. Dopo quanto vi abbiamo scritto nella scorsa mail, dal 5 maggio è partita, in maniera organizzata, la distribuzione del cibo nel distretto di Dhading, quello degli spaccapietre.

nepal1Barbara di Apeiron ci scriveva: “interi villaggi sono rasi al suolo. Impossibile estrarre il cibo (riso, lenticchie e cereali) che era stato immagazzinato al piano terra. La gente ha perso tutto, eppure in qualche modo sorridono.:non so, a me viene sempre da piangere. […] Come vi avevo anticipato abbiamo deciso di agire nel Distretto di Dhading, in 4 villaggi. Ci è poi stato chiesto un intervento di emergenza in un altro villaggio e stiamo cercando di arrivare anche lì. Insieme al Disaster Management Committee, prima, ed i singoli capi dei villaggi, poi, cerchiamo di individuare, per ogni villaggio di nostra competenza, le zone in cui possiamo attivarci. […] Il programma, già avviato con i pochi soldi che avevamo intanto in cassa, è di raggiungere 2270 famiglie. Le tende non sappiamo dove trovarle e come farle arrivare e ci stiamo coordinando con altre organizzazioni per farle arrivare da Calcutta, Bangkok e Hong Kong. Oggi mio marito è partito per affiancare la protezione civile italiana che opera in un diverso distretto e chiederà anche lui. Intanto distribuiamo cibo, prendendolo in molti casi a credito.
In particolare per garantire un mese di cibo ad ogni famiglia (i prezzi sono approssimativi: ovviamente tutto cresce per via della domanda improvvisamente esplosa) diamo: 1 sacco di riso da 30 Kg (circa 11 euro) – 5 kg di lenticchie (circa 7,50 euro) – 1 litro di olio (circa 1,20 euro) – 1 kg di sale (circa 0,40 euro). SPENDIAMO QUINDI CIRCA 20 EURO A FAMIGLIA.Considerato il numero di famiglie che ci sono state assegnate stiamo cercando di portare aiuti per un totale di oltre 45,000 euro. Sono certa che ce la faremo!”

Nei giorni seguenti la distribuzione degli aiuti è andata avanti con entusiasmo: “ed ecco che finalmente siamo davvero partiti!!!!! 170 famiglie, per un totale di oltre 900 persone hanno ricevuto riso, lenticchie, sale ed olio. E’’ stato faticoso e molto commovente, la gente ci ha sorriso e benedetto ed io mi sono sentita estremamente fortunata perché non ho perso nulla in questa tragedia ed ho anche il grande privilegio di dare una mano. GRAZIE AMICI DI NAMASTE per esserci così vicini.”

nepal2Poi, le prime parole che ci sono giunte da Barbara dopo la seconda scossa sono state: “Abbiamo avuto un meeting (finito qualche minuto prima della seconda scossa) con WDO (Women Development Office) della Valle di Kathmandu. La situazione era già terribile: almeno 1350 donne incinte (all’ottavo mese ed oltre) o neomamme da max 2 mesi che vivono all’addiaccio; è prevista la distribuzione di kit speciali con cibi nutrienti (farine di cereali per pappe energetiche), vestiti coperte, medicinali ecc.. abbiamo dato la ns disponibilità al WDO. Subito dopo il terremoto abbiamo avuto un meeting in cortile con lo staff per decidere il meccanismo di distribuzione: acquisteremo noi e distribuiremo insieme allo staff di WDO a Kathmandu e Kirtipur. Ci aggiorniamo a brevissimo. Spero.”

Apeiron ha anche preso l’importante decisione di aprire le porte di CASANEPAL alle donne terremotate a rischio di violenze (perché costrette a vivere in luoghi molto promiscui e insicuri), alle donne incinte ed ai bambini più piccoli! Tutto lo staff di Apeiron è instancabile e infaticabile. Nonostante tutto quello che stanno passando continuano con determinazione il loro lavoro e la macchina degli aiuti, a cui tanti di voi hanno già contribuito, va e andrà avanti. Ora la PRIORITA’ E’ IL CIBO, anche perché la gente da sfamare è aumentata… Il sogno di Namastè di ricostruire almeno una scuola e aiutare nella ricostruzione di un villaggio dovrà quindi slittare almeno a settembre, sia perché le scosse continuano sia perché si avvicina la stagione delle piogge.

La nostra richiesta di solidarietà per il Nepal ha già prodotto buoni frutti, e alcuni nostri soci si stanno attivando con iniziative personali di raccolta fondi (cene, spettacoli, richieste finalizzate a banche e imprese). Qualunque cifra, anche la più piccola, sarà di grande aiuto e non verrà “dispersa”. Soprattutto vi chiediamo di non dimenticare questa gente così provata, anche se i media lo faranno di sicuro. Il paese era già tanto povero prima e viveva in gran parte di turismo, che ora è completamente terminato, rendendo molto fosco anche il futuro.
Quando il terremoto ha colpito l’Italia, nessuno ha sofferto la fame, la sete o il terrore di epidemie e moltissimi hanno potuto contare su aiuti immediati di parenti, amici, organizzazioni locali e nazionali. Là è tutto diverso. Ma per molti di loro gli amici possiamo essere noi!

La squadra Namastè